Movimento vedovile Speranza e Vita

1Quando la vedova ha compreso che può essere ancora sposa, non di un uomo mortale, ma di Cristo che non muore, e godere le gioie, i conforti, gli aiuti dello Sposo divino per sé e per i suoi figli, non piange più. Il suo volto si illumina: il sorriso riappare, la rassegnazione si fa abbandono, l’isolamento si riempie di Cristo”. (P. Enrico Mauri – Circ. 4, 1955)

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Il Movimento di spiritualità vedovile “Speranza e Vita” si propone di aiutare la persona vedova a scoprire il significato del suo nuovo stato di vita, valorizzandolo dal punto di vista umano e cristiano.

Il Movimento è strutturato in gruppi parrocchiali e diocesani distribuiti in tutta Italia, guidati da vedove responsabili di zona e, dove è possibile, da un Assistente spirituale.

I gruppi si riuniscono regolarmente per la preghiera, la condivisione e lo studio del carisma che li caratterizza.

Inoltre il Movimento di spiritualità vedovile “Speranza e Vita”:

  • Offre un cammino di formazione specifica attraverso le Schede redatte dai nostri sacerdoti e da persone vedove.
  • Diffonde la propria spiritualità nelle diocesi e nelle parrocchie, come pastorale famigliare.
  • Organizza percorsi di discernimento e formativi mediante giornate di ritiro, esercizi spirituali, giornate di studio; convegni, stampa, pubblicazioni.

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Il Movimento di spiritualità vedovile "Speranza e Vita" nasce dal carisma di padre Enrico Mauri e viene promosso nel 1968 dall'Opera Madonnina del Grappa.

Con un'intuizione profetica padre Mauri, che Pio XI definì il "pater viduarum" (padre delle vedove), percepiva nella vedovanza un talento spirituale da riscoprire e da valorizzare, per questo vi dedicò ampia parte del suo apostolato.  Fin dal tempo della prima guerra mondiale il Padre aveva infatti dato vita all'associazione "Madri e Vedove dei caduti" che in breve tempo raccolse uno straordinario consenso, per offrire alle vedove un valido aiuto spirituale e materiale, promuovendo anche i loro diritti civili.

La spiritualità del Movimento "Speranza e Vita" è illuminata dal carisma di padre Mauri, fondato sul mistero dell’Amore di Cristo Sposo e della Chiesa Sposa, di cui la vedovanza è segno e partecipazione.

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Se infatti con la morte dì un coniuge si spezza dolorosamente l’"unione coniugale” non si spezza però la "comunione", perché per il credente morire è "andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore" (2 Cor 5, 8). Si tratta quindi di vivere nella profonda scoperta di fede che la morte non distrugge il legame dell’amore contratto con il matrimonio, ma in Cristo Risorto permane e si trasforma.

Oggi il Movimento propone, alle persone che vogliono intraprendere un cammino di crescita personale e spirituale ancora più specifico, il percorso di consacrazione della vedovanza denominato “Alleanza Nuziale”.

Per informazioni:

Responsabile nazionale Anna Mossotti Aceto – tel. 339 7549479 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.